In particolare trova la sua miglior applicazione nell’abbattimento di polveri che sono pericolose per via della loro esplosività o incendiabilità, oppure in presenza di effluenti che tendono ad impaccarsi sui tradizionali filtri a cartucce o a maniche.
L’aria da depurare trova un tragitto forzato, a labirinti, uno dei quali a strozzatura tipo Venturi. Facendo questo percorso, costituito da discese e salite in verticale, con immersione interposta, si vengono a creare dei vortici e delle nebulizzazioni che permettono la separazione e precipitazione delle particelle inquinanti.
Con questo trattamento, l’aria, prelevata nella zona “sporca”, giunge all’uscita dell’idrofiltro depurata e con un giusto grado di umidità. Il consumo di acqua è oltremodo ridotto. Il collegamento alla rete di distribuzione idrica è regolato da una valvola manuale o elettrica a due vie. La costruzione può essere in ferro verniciato o acciaio inox.
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